L'eternità
di queste antiche rovine
ove
trascorremmo prolungate ore
mi
ricorda le sue parole: 'semper tua'.
Poi
mi abbandonò; mi ingannò.
Dicono
che dopo la vita ci sia la morte
e
qui, allor che mi lasciò, non v'è più Vita.
Non
può nemmeno chiamarsi Morte.
Qui
è peggio, è l'astratto tangibile,
l'inganno
dell'esistere: qui è il Nulla.